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Come portare un neonato in montagna?

Come portare un neonato in montagna?

Punte svettanti, boschi lontani dal caos cittadino, sentieri da passeggio immersi nella natura rigogliosa: andare in montagna significa prendere una boccata di aria pura, staccare la spina dalla frenetica quotidianità e dedicare un momento di pieno relax – o fatica soddisfacente – a se stessi. Escursioni a contatto con la natura verdeggiante, circondati da rumori che sanno di vita selvaggia e bellissima rinvigoriscono la mente ed energizzano il corpo, fin troppo costretto a stare rigidamente seduto davanti al pc della scrivania in ufficio.

Moltissimi appassionati di piccole e grandi escursioni in montagna organizzano veri percorsi avventurosi in famiglia o con gli amici, per ricreare una sorta di ancestrale spirito di comunità e dare anche ai bimbi la possibilità di sperimentare questo nuovo mondo così diverso da quello cementato della città.

Ma come fare con i neonati? Come comportarsi quando l’inclinazione del pendio si fa troppo ripida e il passeggino non riesce ad avanzare? È proprio in queste situazioni che la tecnologia si fa intelligente e a misura di tutti: fasce, marsupi e zaini porta bimbi diventano la soluzione perfetta per esperienze a tutto tondo che coinvolgano e meraviglino anche i più piccoli.

Zaini porta bimbi: trekking in tandem

Idea intelligente e pratica, lo zaino porta bambino diventa la soluzione ideale per chi non voglia rinunciare alle bellezze del trekking anche in compagnia di bambini molto piccoli. Zaini comodi, pratici, dotati di cinghie d’ancoraggio e di schienale rigido ed imbottito in grado di sostenere i bimbi lungo la passeggiata naturale, gli zaini porta bimbo offrono grande confort sia al bambino che al padre – o chi per lui – che lo indossa. Declinati in differenti tipologie, gli zaini si prestano alle più differenti esigenze, per farsi strumento utile ed efficace nel loro utilizzo: zaini dalle linee più semplici e dal design minimale vengono affiancati da prodotti più elaborati, in grado di rispondere ad esigenze di camminamento più rigide.

Un esempio pratico: se si desidera fare una esperienza di trekking nel bel mezzo della natura lungo sentieri semplici, non molto ripidi o con pendenza moderata, si potrà utilizzare uno zainetto lineare, dotato di alloggio per il cucciolo, cinghie e seduta imbottita, ma se si ha in programma una vera e propria escursione, esposti al calore o a temperature più rigide, ecco che potrà essere utile affidare la seduta del bambino a zaini più corposi, dove all’imbracatura che terrà ben saldo il bimbo, si affiancano pratici dettagli quali capote estraibili, parapioggia e tasche riponi oggetti. Siti internet quali http://zainoportabimbo.com offrono variegate soluzioni, in grado di venire incontro ai bisogni di tutti gli esploratori, anche alle prime armi.

Marsupi e fasce: lo stile del canguro

La natura offre pratici e simpatici esempi per quanto concerne il trasporto della prole: le mamme canguro, ad esempio, dotate di caldo marsupio, ospitano i cuccioli e li trasportano in tutta sicurezza da un posto ad un altro: perché, quindi, non usare la stessa logica e liberare le mani dal passeggino, a volte troppo pesante da condurre? Marsupi e fasce diventano la soluzione ideale per coloro che, senza ingombri di zaini troppo pesanti, abbiano il desiderio di fare un’esperienza nel bel mezzo della natura.

Tipologia di sostegno e trasporto del bambino congeniale soprattutto per i cuccioli più piccoli, i marsupi e le fasce offrono differenti soluzioni d’alloggio del bambino affinché sia lui che il suo “portatore” possano godere a pieno dello spettacolo naturale che li circonda. Con il bambino rivolto verso il petto della mamma, o saldamente allacciato alla sua schiena nella classica posizione a ranocchio, marsupi e fasce si offrono come risposta in grado di soddisfare logiche di trasporto non troppo impegnative né per il bimbo né per il papà o la mamma, in modo che il piccolo peso non gravi sulla colonna vertebrale.

Il chilo scarso della struttura del marsupio lo fanno sistema ideale per un trasporto che preserva sempre la relazione intima tra i genitori – anche le mamme potranno, infatti, godere della vicinanza del bambino senza dover sopportare pesi eccessivi – mentre la fascia, nella sua logica leggera e multifunzione, diventa l’alleata perfetta, utile in svariati contesti e situazioni. La fascia, inoltre, nei suoi moltissimi metodi di allaccio, permette anche al bambino di osservare con occhi curiosi la natura che lo circonda.

Strumenti giusti, preparazione adeguata

Una delle esperienze più belle che si possa fare con al fianco anche la prole più giovane è quella di andare in montagna e camminare lungo percorsi nella natura selvaggia e incontaminata, ma è ovvio e necessario essere in possesso delle adeguate informazioni, affinché l’escursione diventi motivo per bellissimi ricordi.

Giornali quali La Repubblica (https://torino.repubblica.it/cronaca/2017/09/08/news/_cosi_insegniamo_anche_ai_piu_piccoli_ad_avvicinarsi_alle_vette_-174904296/?ref=search) sottolineano il bisogno di un ritorno alla natura soprattutto per i più piccoli, in sistemi di avvicinamento, graduali e calibrati, alla montagna e al trekking, sempre accompagnati da genitori attenti, capaci di offrire, insieme alle lezioni e ai consigli degli esperti, le giuste informazioni. L’amore per la montagna nasce nel cuore dei bambini in maniera incondizionata e pura, starà al genitore, invece, il compito di “riportarli coi piedi per terra” ed educarli ad un approccio sicuro, lontano da rischi e sempre consapevole della vita che anima la montagna. Zaini, fasce e marsupi diventano il primo passo verso un amore ancora più grande verso boschi e vette, prima solo osservati e poi vissuti in prima persona