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Recupero crediti dall’estero più facile grazie all’Unione Europea

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Le piccole e medie imprese europee stanno attraversando un periodo di forte crisi, dovuto soprattutto alla crescente difficoltà di recuperare i crediti transfrontalieri; la situazione è molto grave e i numeri lo attestano: più di un milione di imprese non riesce a riscuotere i propri crediti oltre confine, con una perdita di 600 milioni di euro all’anno.

Per fortuna dal 2017 la situazione dovrebbe migliorare, grazie all’entrata in vigore del regolamento  655/2014, e, più in particolare, della procedura europea di sequestro conservativo dei conti bancari. L’applicazione di questa procedura dovrebbe facilitare il recupero crediti estero da parte delle imprese, evitando che il patrimonio del debitore diventi irrintracciabile.

Ovviamente per poter richiedere questa ordinanza è necessario che vengano rispettate alcune condizioni:

  • il creditore deve essere domiciliato in uno stato della Comunità Europea e l’autorità giudiziaria e il conto bancario che si intende sequestrare in un altro paese UE
  • l’autorità che si occupa della domanda di sequestro deve risiedere in uno stato membro e il conto bancario interessato deve essere ubicato in un altro stato dell’Unione Europea
  • la richiesta di sequestro del creditore deve essere effettuata dopo aver ottenuto un’imposizione giudiziaria o un atto pubblico che obbliga il debitore a pagare la cifra richiesta dal creditore

Di norma, per ottenere l’ordine di sequestro conservativo del conto bancario, non viene richiesta la presenza di un avvocato; è, infatti, sufficiente compilare un modulo standard valido per tutti gli stati dell’Unione Europea ed entro 10 giorni dall’accettazione della domanda stessa il provvedimento verrà riconosciuto da tutti gli Stati UE.

L’esecuzione dell’atto di riscossione del credito, invece, viene applicata secondo la legislazione dello Stato che provvederà alla sua applicazione concreta.

Infine, è importante sapere che l’ordinanza europea di sequestro conservativo non può essere utilizzata nei seguenti casi creditizi: materia doganale, materia fiscale, diritti patrimoniali in seguito a matrimonio o testamento e procedimenti di insolvenza.

Articolo scritto in collaborazione con Invenium