L’evoluzione tecnologica, si sa, ha fornito un grosso contributo all’economia e ha permesso la realizzazione di realtà prima d’ora impensabili. Sul web tutto diventa smart e a portata di click.
Social network di incontri per trovare un partner, scuole e università telematiche aperte h24 e negozi virtuali che vendono ogni genere di prodotto possibile ed immaginabile.
La digitalizzazione, quindi, ha permesso di realizzare realtà commerciali senza localizzazione geografica, senza costi di gestione come l’energia elettrica o la rata d’affitto, senza orari di apertura e chiusura.
Un riscatto morale per quanti desideravano dedicarsi alla vendita di prodotti ma si son visti sfumare il sogno per l’impossibilità di aprire un negozio fisico.
Sull’onda del crescente interesse per i vantaggi delle vendite digitalizzate, nascono nuovi e-commerce innovativi come La Friterie S.r.l.s. che ha come mission quella offrire agli utenti l’opportunità di acquistare prodotti di qualità a prezzi convenienti e riceverli direttamente a casa in poche ore.
Gli e-commerce hanno di fatto stravolto il modo di fare shopping. Le distanze fisiche sono annullate, così è possibile vendere i propri prodotti anche dall’altra parte del mondo. Hanno aperto l’accesso a tutti i mercati commerciali e al tempo stesso hanno consentito a chiunque di avviare un’attività potenzialmente remunerativa.
Solo vantaggi, quindi? Non proprio.
Anche per gli e-commerce, infatti, si devono sostenere delle spese obbligatorie (anche se di base molto inferiori) e, trattandosi comunque di attività commerciali, essi sono sottoposti a normative e burocrazie da non sottovalutare.
Per chi ha voglia di mettere in piedi la propria realtà digitale ma non sa da dove cominciare, ecco alcuni consigli per costruire un e-commerce partendo da zero.
La burocrazia per la vendita online
Quando si ha intenzione di vendere online è necessario prima di tutto mettersi in regola con le normative fiscali del proprio paese, che è un aspetto valido per tutte le attività commerciali, digitali e non.
Chi sceglie di aprire un e-commerce per delle vendite occasionali che non superino un fatturato di 5.000 euro l’anno, può procedere ad emettere delle ricevute fiscali con ritenuta d’acconto del 20%, mentre per un’attività regolare di vendita che vada oltre il tetto massimo di 5.000 euro annui è necessaria l’apertura di una partita IVA.
Successivamente, andrà fatta comunicazione all’Agenzia delle Entrate e all’INPS per l’apertura dello spazio e-commerce, oltre all’iscrizione alla Camera di Commercio e al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del comune di residenza.
Infine, quanti hanno già pensato di espandere l’attività commerciale anche al di fuori dei confini nazionali, sono tenuti ad iscriversi anche al VIES (Vat Information Exchange System) per la gestione di scambi intracomunitari.
I primi passi per costruire un e-commerce
Mettiamo subito in chiaro che aprire un e-commerce non è semplice come bere un bicchier d’acqua.
È sicuramente meno macchinoso rispetto all’apertura di un negozio fisico e anche i tempi della burocrazia sono più ridotti. Nonostante ciò, rimane comunque necessario fare attenzione ad alcuni passaggi chiave che sono fondamentali per costruire una realtà che sia di successo ma soprattutto in regola.
Prima di cominciare è bene sapere che esistono due modalità per aprire un e-commerce:
- Appoggiandosi a piattaforme di vendita online come Amazon o Ebay per i prodotti generici o, nel caso in cui si scelga di proporre prodotti artistici, vintage e pezzi unici, si può optare per una piattaforma di nicchia come Etsy, specifica per la vendita di prodotti artigianali e fatti a mano.
- Aprire un proprio e-commerce con sito web specifico, scegliendo hosting e piattaforma su cui poggia il negozio virtuale.
Nel primo caso, come è ben prevedibile, i costi di apertura e gestione dell’e-commerce saranno molto più contenuti.
In questi portali, infatti, solitamente il “costo d’affitto” è pari ad una percentuale applicata sulle vendite o un canone mensile per il mantenimento dello spazio virtuale.
Inoltre, è già tutto preimpostato pertanto non sarà necessario rivolgersi ad esperti programmatori o grafici per la realizzazione del sito.
Nel caso in cui si scelga di aprire un proprio e-commerce, invece, bisogna tener conto che le spese da sostenere saranno maggiori ma, di contro, si possono ottenere dei risultati più soddisfacenti in termini di ritorno economico.
Tutto dipende, chiaramente, dal budget che si ha a disposizione per l’investimento in servizi di qualità.
Quanto costa creare un e-commerce?
Spendere del tempo ad analizzare il progetto in ogni dettaglio è il primo passo da compiere se si ha intenzione di creare una realtà di successo.
Realizzare un business plan approfondito e completo può aiutare a definire meglio gli obiettivi, valutare e preventivare le spese, orientarsi verso delle tipologie di prodotti che fanno più gola e, soprattutto, contrastare la concorrenza che sul web è spietatissima.
I costi per la creazione di un e-commerce variano in base al progetto che si intende mettere in piedi. Orientativamente, si parte da un minimo di 5.000 euro fino ad arrivare anche a 100.000 euro per business più grandi e ben strutturati.
Infatti, se l’obiettivo è quello di realizzare un’attività che vada a gonfie vele, bisognerà avvalersi del supporto dei migliori professionisti in campo. Di conseguenza, i costi non potranno essere troppo contenuti dal momento che la qualità si paga (e a sua volta paga).
Come creare un e-commerce di successo
Dedicarsi personalmente alla creazione dell’e-commerce può risultare complesso per i non addetti al settore.
Non tutti infatti sono nelle condizioni di scegliere l’hosting e la piattaforma che lo ospiteranno o di gestire autonomamente tutte le funzioni del sito.
Per questo motivo, potrebbe essere utile rivolgersi ad esperti sviluppatori e programmatori o, in alternativa, appoggiarsi a piattaforme user-friendly come WordPress.
Stesso discorso per la grafica e il logo. Questi elementi sono fondamentali per la brand identity di un’attività commerciale, quindi è opportuno scegliere con cura il nome del brand, il logo e le immagini ad esso associate così da lasciare il segno ed emergere nel vastissimo mare che è il web.
Infine, investire una parte del budget in ottime strategie marketing è cioè che permette di sbaragliare la concorrenza. Un negozio digitale, infatti, difficilmente vedrà la luce se non si mettono a segno operazioni di web marketing mirate.
Ad esempio, può essere molto utile affiancare l’e-commerce a pagine Facebook o Instagram per acquisire visibilità, sponsorizzare le vendite con campagne a pagamento e rivolgersi ad esperti SEO in grado di rendere visibile il sito sui motori di ricerca.