L’illuminazione di un ambiente lavorativo, in cui un gran numero di persone passa molte ore al giorno, va studiata attentamente. Gli obiettivi da raggiungere sono:
- Ottenere un’illuminazione diffusa, omogenea e confortevole per gli occhi.
- Rendere l’ambiente accogliente e piacevole da vivere.
- Soddisfare le diverse esigenze che si generano dalle diverse attività per cui l’ufficio viene utilizzato.
Ecco di seguito qualche consiglio e qualche indicazione pratica per non commettere errori grossolani: la consulenza è di Paolo Cignoli esperto in illuminazione civile.
Perché è importante l’illuminazione per ufficio?
L’illuminazione per l’ufficio influisce moltissimo sia sulla percezione dell’ambiente delle persone che vi lavorano, che sul loro stato psicologico. Di conseguenza anche sulla loro produttività.
Per questo motivo è bene tener presente alcuni accorgimenti di base che sono volti a illuminare un ufficio nel modo giusto senza sacrificare la funzionalità della luce in favore dell’estetica o viceversa.
Innanzitutto è necessario illuminare l’ufficio in maniera omogenea senza direzionare le luci in punti specifici e senza lasciare scomode e inefficaci zone d’ombra. Per ottenere questo risultato la scelta dovrà ricadere su lampade fluorescenti o a LED, tubolari o compatte, con faretti a soffitto o lampadari a sospensione.
Se l’ambiente di lavoro che si andrà a illuminare è molto ampio e generalmente molto affollato, sarà bene preferire le lampade a LED, che producono una quantità di calore molto minore rispetto alle lampade a fluorescenza ed evitano uno spiacevole surriscaldamento dell’ambiente, soprattutto in estate.
Il colore delle luci è un fattore determinante della qualità dell’illuminazione di un ufficio, dal momento che un colore sbagliato potrebbe peggiorare sensibilmente non solo la routine ma anche l’aspetto di chi ci lavora, facendo apparire i volti pallidi e scavati, accentuando le occhiaie e i difetti della pelle.
Per evitare questi effetti così spiacevoli sarà meglio preferire luci calde ed evitare con grande accuratezza le luci bianche e fredde.
In ogni luogo di lavoro sono presenti finestre da cui entrerà per diverse ore al giorno una certa quantità di luce naturale. Prima ancora di progettare l’impianto di illuminazione sarà necessario disporre gli arredi in maniera intelligente: tutto questo per sfruttare per più tempo possibile la luce naturale proveniente dall’esterno. Così facendo non sarà necessario accendere le luci artificiali per troppo tempo, riducendo sensibilmente i consumi di energia.
Come illuminare correttamente la scrivania
Le lampade da scrivania sono un elemento fondamentale per la corretta illuminazione del piano di lavoro, dal momento che consentono a ognuno di personalizzare l’illuminazione della postazione dove starà per la maggior parte del tempo, adeguandola alle proprie esigenze.
Il modo migliore per illuminare la scrivania è evitare bagliori eccessivi che, invece di favorire la visione, affaticano moltissimo la vista rendendo più difficile raggiungere la concentrazione necessaria a lavorare.
L’altezza della lampada da scrivania deve essere proporzionale all’ampiezza della scrivania o comunque all’ampiezza dell’area che è necessario illuminare: più alta sarà la lampada rispetto al piano del tavolo, più larga sarà la zona raggiunta dalla luce in maniera omogenea ed efficace.
Nell’arco dell’orario di lavoro la luce ambientale della stanza aumenta e diminuisce secondo un certo ciclo. Utilizzare una lampada a LED dimmerabile permetterà di regolare l’intensità della luce in maniera perfettamente consona alle necessità del momento e dell’attività che si sta svolgendo.
Una valida alternativa alle lampade da scrivania sono le lampade lineari a sospensioni con tecnologia a LED: posizionate in corrispondenza della scrivania assicurano un’illuminazione efficace e diffusa, mettono gli occhi al riparo da scomodi bagliori e sono in grado di procurare un notevole comfort visivo. Nonostante questo, utilizzare lampade a sospensione per illuminare la scrivania presenta alcuni svantaggi: se si dovesse cambiare la disposizione dei mobili la lampada perderebbe la sua efficacia, inoltre una lampada a sospensione risulta impossibile da orientare e da dimmerare, dal momento che alterarne la luminosità inciderebbe sull’illuminazione dell’intero ambiente.
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