La memoria è una compagna d’avventura della quale sentiamo la mancanza solo quando viene meno, quando si accusano amnesie e vuoti dovuti all’età, al degrado fisico, alla poca abitudine nella vita quotidiana di allenarla.
Una delle soluzioni più pratiche rimane quella di affidarsi ai consigli pratici di Gianni Golfera che ha ideato un ‘metodo’ specifico per rendere sempre elastici i ricordi e l’apprendimento, ma in realtà come funziona la memoria?
Il processo per formare i ricordi nel cervello e richiamarli ogni volta che servi si compone di tre fasi distinte:
- Acquisizione: ogni giorno al cervello arrivano tante nuove informazioni e immagini immagazzinate attraverso i neuroni, ma perché diventino memoria tangibile serve un’attività che le Quinti tutta l’attenzione riservata alle informazioni in questo livello iniziale influenzerà il modo nel quale in futuro si accederà accedere ad esse.
- Consolidamento: una volta che la concentrazione è proiettata in modo così intenso da memorizzare un concetto o un volto, l’ippocampo invia un segnale per immagazzinare le informazioni nella memoria a lungo termine. Il processo diventa più facile se è collegato a qualcosa che già si conosce o comunque provoca una reazione emotiva.
- Recupero: tutte le volte che c’è bisogno di richiamare un ricordo specifico, il cervello attiva lo stesso gruppo di neuroni utilizzati in precedenza per immagazzinare l’informazione. Quindi più frequentemente ripensi a quelle informazioni, più facile sarà ricordarle.
Come sono tre le fase per la memorizzazione e la formazione dei ricordi, così sono tre le classificazioni della memoria.
Anzitutto troviamo la memoria sensoriale, quella più immediata e che trattiene solo per qualche secondo le impressioni sensoriali che muoiono dopo qualche secondo. Viene suddivida in memoria visiva, che dura una decina di secondi, e memoria verbale, che è molto più fugace. Poi c’è la memoria a breve termine che serve per trattenere l’informazione dai 10 ai 20 secondi ed è essenziale per tutte quelle cose che facciamo nel breve termine.
Infine la memoria a lungo termine: si tratta della memoria nella quale le informazioni sono archiviate in modo permanente e quindi gli elementi che ne fanno parte possono essere ricordati per tutta la vita. Infine un tipo di memoria a lungo termine è la cosiddetta memoria procedurale: include abilità come quella di ricordarsi come allacciarsi le scarpe, un tipo di attività che si può fare in maniera automatica, senza doverci pensare.
A tenere desta l’attenzione della memoria torna utile il sistema GiGoTec (sigla che sta per Gianni Golfera Tecniques) che permette l’apprendimento di qualsiasi informazione in brevissimo tempo immagazzinandola nella memoria a lungo termine per poterli richiamare successivamente.